Benedetto Croce è un filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale
ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo.
Con Giovanni Gentile – dal quale lo separano la concezione filosofica e la posizione politica nei
confronti del fascismo dopo il delitto Matteotti – è considerato tra i maggiori protagonisti della
cultura italiana ed europea della prima metà del XX secolo, in particolare dell’idealismo e del
neoidealismo italiano che assieme a Gentile contribuisce a fondare, partendo dall’aspra critica fatta
al materialismo storico e alla filosofia di Marx in “Materialismo storico ed economia marxista”, per
approdare alla dialettica dei distinti di impronta hegeliana.
La dottrina crociana improntata alla storiografia detiene una grande influenza politica sulla cultura
italiana; Croce, in particolare, con la sua “religione della libertà”, è ricordato come guida morale
dell’antifascismo, tanto che viene anche proposto come Presidente della Repubblica italiana.
Inoltre, è tra i fondatori del ricostituito Partito Liberale Italiano, insieme con Luigi Einaudi.
Il pensiero di Croce, specialmente quello politico, gode oggi di apprezzamenti e di una “riscoperta”
anche al di fuori dell’Italia, in Europa e nel mondo anglosassone (specialmente negli Stati Uniti
d’ dov’è riconosciuto, al pari di pensatori come Karl Popper, come uno dei più eminenti
teorici del liberalismo europeo e un autorevole oppositore di ogni totalitarismo.